fbpx

Cos’è un edema?

L’edema, che può essere localizzato o generalizzato, viene definito come un eccesso di liquido interstiziale nei tessuti.

Generalmente un edema si viene a creare in conseguenza di difficoltà di bilanciamento tra pressione idrostatica ed oncotica, spesso a causa di problematiche dell’apparato renale/urinario, cardiaco/vascolare, disturbi alimentari oppure a causa di vizi posturali ed attività specifiche sovraccaricanti.

Il tipico gonfiore è il segno principale della presenza di un edema, che provoca ripercussioni sia dal punto di vista estetico che funzionale.

Come si forma un edema? Le cause.

L’equilibrio dei fluidi è determinato dal bilanciamento tra pressione idrostatica, generata dalla pressione sanguigna sulle pareti dei vasi, e pressione oncotica, pressione generata dalla presenza delle proteine nel plasma.

In caso di sbilanciamento pressorio il sistema linfatico interviene nel riequilibrare le pressioni ed armonizzare i flussi, ma nel caso di problematiche strutturali congenite, traumatiche/post intervento o sovraccarico di tale sistema, si potrebbe determinare una condizione di ristagno di liquido interstiziale che permette di configurare il tipico gonfiore.

In soggetti sani si possono però determinare delle condizioni particolari come delle posture prolungate e scorrette, debolezza di distretti muscolari, che non permettono un ritorno venoso adeguato, configurando il tipico gonfiore e la formazione di edemi non fisiologici.

Quanto incide l’edema nella tua postura

La linfa ed il sangue venoso possono essere condotti verso la regione cardiaca grazie a specifici meccanismi muscolari che trovano sede principalmente nel piede e nella gamba, da cui il nome di “Meccanismo del Passo”.

Questo meccanismo è determinato dalla funzionalità di due strutture molto importanti, il polpaccio e la soletta di Lejars.

A livello del polpaccio la contrazione della muscolatura permette una spinta pressoria ascendente nelle vene profonde e superficiali verso la coscia, addome e cuore.

In conseguenza di traumatismi a livello di caviglia e piede come distorsioni, fratture, interventi chirurgici, immobilismo a varia eziologia, di sedentarietà e posture scorrette, la muscolatura può subire riduzione di tono trofismo e forza determinando un deficit della pompa muscolare del polpaccio, con conseguente edema degli arti inferiori.

A livello del piede è presente una unità funzionale molto importante collocata tra la regione cutanea e la volta plantare e costituita da strutture venose, muscolari ed articolari, la cui funzione è quella di essere la prima vera e propria pompa muscolare rivolta verso il cuore.

La spinta dei fluidi è esercitata durante le varie fasi del passo.

Nella  fase di compressione del tallone nella fase di carico si assiste ad uno svuotamento della struttura, succeduto da un riempimento dei vasi durante la distensione della fascia plantare nella fase di completo carico.

Durante la fase di spinta del piede si assiste ad una contrazione della muscolatura plantare con progressivo impulso pressorio di svuotamento dei vasi in direzione della gamba. Problematiche strutturali e funzionali specifiche del piede di origine congenita, post traumatica o di atteggiamenti viziati può favorire la stasi dei liquidi con conseguente insufficienza venosa e linfatica.

Con quali trattamenti combattere l’edema?

Attraverso una analisi posturale è possibile risalire alle cause di alterazione dei meccanismi funzionali integrando la storia clinica e la postura del soggetto, andando successivamente a strutturare un percorso terapeutico idoneo.

Il rinforzo muscolare selettivo e globale associato ad un allungamento, per rendere le strutture maggiormente elastiche, linfodrenaggio manuale ed assistito (uso di elettromedicali) e consigli terapeutici da adottare durante la vita quotidiana saranno fondamentali per la riduzione della problematica.

Nel caso di disturbi metabolici e/o diete disequilibrate è possibile strutturare un percorso nutrizionale idoneo che determini il corretto apporto di nutrienti così da limitare la formazione di edemi.

L’aspetto estetico diventa importante nelle problematiche edematose a causa della difficoltà di accettazione sia verso se stessi che verso l’altro.

Un percorso terapeutico individuale psicologico può fornire un supporto idoneo ed una valutazione di medicina estetica, in associazione con altea figura medica, può fornire una terapia medica avvalendosi di farmaci drenanti o di diuretici a basso dosaggio.

Conclusione

L’edema è un ristagno di liquido interstiziale che il sistema linfatico non riesce a drenare e che può comportare delle problematiche sia in termini di funzionalità, causando dolori e limitazioni di movimento, che in termini di estetica.

Attraverso una valutazione integrata è possibile strutturare un percorso idoneo al soggetto.

Valutazione e trattamento posturale, visita nutrizionale e medica permetteranno di individuare le cause del problema e ridurre l’incidenza della problematica.